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La Storia di Recanati

La Storia e i Monumenti di Recanati

Le origini di Recanati sono particolarmente suggestive. Le ricostruzioni storiche ci tramandano, infatti, come il comune nacque sul celebre colle quando i Goti invasero le città romane di Potentia e Ricina inducendo gli abitanti a cercare rifugio lontano dai borghi assediati.

Siti

La discesa dei goti determinò quindi la lenta nascita di Recinetum (o Ricinetum), un borgo protetto dalla natura, un luogo isolato e immerso nel verde che ha potuto svilupparsi in tranquillità nel corso dei secoli. Fondamentale in merito risulta  anche la decisione maturata alla fine del XII secolo da parte dei signori di Monte Volpino, Monte San Vito e Monte Morello di unificare i loro possedimenti a formare il ridente borgo che conserva ancora oggi testimonianze di quell'epoca negli imponenti castelli.
Successivamente la storia di Recanati ricalca quella di altre città che hanno beneficiato del riconoscimento di Comune, seguito dall'insediamento di Podestà e dalle lotte tra Papato e Impero. Nel corso della lunga contesa tra potere temporale e spirituale le posizioni di Recanati variarono nel tempo, oscillando tra l'iniziale appoggio a Federico II di Svevia ed il successivo sostegno al Papa. Il legame con la Chiesa è divenuto nel tempo così significativo da indurre nel 1240 Papa Gregorio IX a proclamare città il borgo di Recanati e nel 1296 la Chiesa di Loreto, inclusa nel territorio recanatese, è stata riconosciuta la Santa casa di Nazaret.

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Nonostante la fedeltà mostrata al Papa le contese fra guelfi e ghibellini non cessarono, determinando delle vere e proprie guerre civili tra la popolazione recanatese che vengono a caratterizzare gli inizi del Trecento.
Trionfatrice fu la fazione filopapale e il legame con la Chiesa risultò assai forte, basti citare che nel 1415, nell'epoca dello scisma occidentale, Papa Gregorio XII si rifugiò a Recanati dove sono custodite ancora oggi le sue ceneri nella cattedrale di San Flaviano. Fino all'unificazione italiana si protrae la fedeltà allo Stato della Chiesa, visibile anche nella ricca architettura sacra che impreziosisce la città. Tra le tante splendide chiese, citiamo quella di Santa Maria  di Castelnuovo, con un bellissimo portale ornato da un bassorilievo di Nicola Anconetano, e quella di San Domenico, originariamente edificata in stile romanico e profondamente trasformata nel Quattrocento.